PERITO

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875 ABITANTI

17 KM DAL MARE

Piccolo borgo rurale del Cilento.

La storia del borgo

Il Comune di Perito è un piccolo centro dell'entroterra compreso nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

La tradizione afferma che prima dell'attuale borgo di Perito sia esistito Perito Sottano (Perito di sotto), un piccolo borgo abitato, poi distrutto dal generale Formica, in cui oggi si trova la chiesa di santa Caterina.

Il borgo rivestì importanza per tutto il Medioevo come cittadella fortificata a controllo delle valli sottostanti.

Il casale di Perito fece parte prima della Baronia di Novi e poi della Baronia di Gioi, passando nei secoli nelle mani di diversi padroni, che non erano né nativi del luogo né vi abitavano. Nel 1806, con Giuseppe Bonaparte nuovo re del regno di Napoli, quando il regime feudale fu abolito dalla legge di eversione, insieme con il casale di Ostigliano, Perito divenne frazione del comune di Orria, perdendo la propria autonomia come università .

Diversi abitanti di Perito presero parte ai moti del Cilento del 1828 e qui furono arrestati i fratelli Capozzoli. Perito acquistò lo status di comune autonomo solo il primo marzo 1850 e Ostigliano ne divenne frazione.

Nel 1860, in pieno Risorgimento, una novantina di peritesi si unì all'esercito di Garibaldi quando questo sbarcò a Sapri. Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia, ha fatto parte del mandamento di Gioi, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

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